Il portavoce unico del nuovo fascindustrialismo italiano, Luca Cordero di Montezemolo, dopo un lungo ed un po’ forzato periodo… di riflessione, conseguente alla caduta del governo Prodi, sta nuovamente rilasciando in questi giorni dichiarazioni a tutto campo per indicare al Paese la strada maestra del futuro della Nazione, forte della propria gloriosa esperienza imprenditoriale, in prevalenza svolta nel ruolo di lacchè della razza malata degli Agnelli.
In data di ieri il Presidente Montezemolo è intervenuto ad un incontro (organizzato da Gaetano Caltagirone) ed ha ripetuto, a beneficio di tutti, le due parole che dovranno caratterizzare il futuro sviluppo italiano… senza se, e senza ma( http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20090528&ediz=NAZIONALE&npag=7&file=obj_147.xml&type=STANDARD ), ovvero MERITOCRAZIA e CONCORRENZA.
Per i profani della materia, si impone una traduzione, la quale però va necessariamente preceduta dal richiamo all’attività instancabile che, all’unisono, pare essere stata ripresa, proprio in questi giorni, anche dal gruppo di quei noti economisti teorici del nuovo fascindustrialismo.
Come osservato nel post precedente, spicca come sempre, e merita il podio, l’attività del prof. Ichino, il quale ha sferrato un attacco contro il vecchio ed ormai inadeguato Statuto dei lavoratori; ma si difende anche il buon Antonio Galdo, che, in un articolo pubblicato in prima pagina su “Il Mattino” di oggi, avente ad oggetto la vicenda FIAT (http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20090528&ediz=NAZIONALE&npag=10&file=obj_175.xml&type=STANDARD ), ed intitolato significativamente “Il ruolo dello Stato”, scrive tra l’altro (ed è la prima volta che lo si ammette con questa chiarezza) di come la Fiat “abbisogni come il pane dei generosi finanziamenti pubblici americani e tedeschi”, per poi passare a preannunciare i consistenti tagli all’occupazione (in Italia, ovviamente) che si renderanno necessari, e che saranno pagati un po’ dai lavoratori (Galdo ipotizza “nuove forme di mobilità”) ed un po’ dallo Stato.
Il quale Stato (cioè noi) allo scopo di garantire la cacciata dal mondo del lavoro di tante persone, in ossequio ai piani di Marchionne & Company, dovrà addirittura provvedere “ad una riforma a 360° dello Stato sociale”. E qualora non fosse chiaro il concetto, il bravo Galdo conclude con queste testuali parole: “Per capirci: meno pensioni, più risorse per accompagnare i lavoratori in mobilità”.
Ecco chiarita l’idea di MERITOCRAZIA di Montezemolo: consentire al nuovo fascindustralismo di non assicurare alla forza lavoro nemmeno quel minimo garantito a tutti i lavoratori dalla contrattazione nazionale, decentrando a livello locale (ed indebolendo) la contrattazione, e di poi arrivando addirittura a subordinare la “concessione” del minimo vitale ai “nuovi precari” solo in presenza di sempre più massicci aumenti della produttività, in misura volta a volta fissata dai rappresentanti della nuova mafia economica globale.
Il Presidente inoltre chiarisce come il progetto non possa prescindere dalla realizzazione di una nuova forma di CONCORRENZA: e qui la traduzione è meno ostica, basti pensare ai provvedimenti posti in essere dal ministro Bersani per favorirla, nei pochi mesi che hanno preceduto la cacciata degli esecutori materiali delle direttive impartite dal nuovo parassitismo nostrano.
Concorrenza va tradotto come: “Spostamento di quote della ricchezza nazionale dai lavoratori autonomi, che la producono, alla grande distribuzione (leggi Coop, Auchan, Carrefour… che pari sono). A tutto campo: dalle farmacie negli ipermercati, agli studi legali e degli psicologi negli stessi punti vendita, fino al massacro dei poveri tassisti che, scriveva uno degli economisti del nuovo corso della immoralità globale: “Non vogliono rassegnarsi a diventare dipendenti”.
Già. Ma… dipendenti, di chi?
Non ci è dato comprendere come mai l’ineffabile Presidente Luca Cordero di…, sia di nuovo all’attacco; egli, che per conto dei suoi mandanti ha acquistato a prezzo di saldo questa cosiddetta sinistra italiana, in virtù del fatto che, grazie unicamente al potere personale del Presidente Berlusconi… la destra non era in vendita.
Certo è che attacchi di questa virulenza, attuati secondo la ormai ben chiara “strategia concentrica” del martellamento contemporaneo di economisti, giuristi, fascindustrialisti e giornalisti prezzolati, non avevamo modo di registrarli da diversi mesi.
Non è un buon segnale.
Comprenderanno, i lavoratori italiani, e da oggi anche i pensionati, che i loro problemi non dipendono dalle mutandine di Noemi… ma la vera questione nazionale è, piuttosto… dove stiano tentando di infilargli, quello che porta Montezemolo… nei suoi boxer di seta.
In data di ieri il Presidente Montezemolo è intervenuto ad un incontro (organizzato da Gaetano Caltagirone) ed ha ripetuto, a beneficio di tutti, le due parole che dovranno caratterizzare il futuro sviluppo italiano… senza se, e senza ma( http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20090528&ediz=NAZIONALE&npag=7&file=obj_147.xml&type=STANDARD ), ovvero MERITOCRAZIA e CONCORRENZA.
Per i profani della materia, si impone una traduzione, la quale però va necessariamente preceduta dal richiamo all’attività instancabile che, all’unisono, pare essere stata ripresa, proprio in questi giorni, anche dal gruppo di quei noti economisti teorici del nuovo fascindustrialismo.
Come osservato nel post precedente, spicca come sempre, e merita il podio, l’attività del prof. Ichino, il quale ha sferrato un attacco contro il vecchio ed ormai inadeguato Statuto dei lavoratori; ma si difende anche il buon Antonio Galdo, che, in un articolo pubblicato in prima pagina su “Il Mattino” di oggi, avente ad oggetto la vicenda FIAT (http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20090528&ediz=NAZIONALE&npag=10&file=obj_175.xml&type=STANDARD ), ed intitolato significativamente “Il ruolo dello Stato”, scrive tra l’altro (ed è la prima volta che lo si ammette con questa chiarezza) di come la Fiat “abbisogni come il pane dei generosi finanziamenti pubblici americani e tedeschi”, per poi passare a preannunciare i consistenti tagli all’occupazione (in Italia, ovviamente) che si renderanno necessari, e che saranno pagati un po’ dai lavoratori (Galdo ipotizza “nuove forme di mobilità”) ed un po’ dallo Stato.
Il quale Stato (cioè noi) allo scopo di garantire la cacciata dal mondo del lavoro di tante persone, in ossequio ai piani di Marchionne & Company, dovrà addirittura provvedere “ad una riforma a 360° dello Stato sociale”. E qualora non fosse chiaro il concetto, il bravo Galdo conclude con queste testuali parole: “Per capirci: meno pensioni, più risorse per accompagnare i lavoratori in mobilità”.
Ecco chiarita l’idea di MERITOCRAZIA di Montezemolo: consentire al nuovo fascindustralismo di non assicurare alla forza lavoro nemmeno quel minimo garantito a tutti i lavoratori dalla contrattazione nazionale, decentrando a livello locale (ed indebolendo) la contrattazione, e di poi arrivando addirittura a subordinare la “concessione” del minimo vitale ai “nuovi precari” solo in presenza di sempre più massicci aumenti della produttività, in misura volta a volta fissata dai rappresentanti della nuova mafia economica globale.
Il Presidente inoltre chiarisce come il progetto non possa prescindere dalla realizzazione di una nuova forma di CONCORRENZA: e qui la traduzione è meno ostica, basti pensare ai provvedimenti posti in essere dal ministro Bersani per favorirla, nei pochi mesi che hanno preceduto la cacciata degli esecutori materiali delle direttive impartite dal nuovo parassitismo nostrano.
Concorrenza va tradotto come: “Spostamento di quote della ricchezza nazionale dai lavoratori autonomi, che la producono, alla grande distribuzione (leggi Coop, Auchan, Carrefour… che pari sono). A tutto campo: dalle farmacie negli ipermercati, agli studi legali e degli psicologi negli stessi punti vendita, fino al massacro dei poveri tassisti che, scriveva uno degli economisti del nuovo corso della immoralità globale: “Non vogliono rassegnarsi a diventare dipendenti”.
Già. Ma… dipendenti, di chi?
Non ci è dato comprendere come mai l’ineffabile Presidente Luca Cordero di…, sia di nuovo all’attacco; egli, che per conto dei suoi mandanti ha acquistato a prezzo di saldo questa cosiddetta sinistra italiana, in virtù del fatto che, grazie unicamente al potere personale del Presidente Berlusconi… la destra non era in vendita.
Certo è che attacchi di questa virulenza, attuati secondo la ormai ben chiara “strategia concentrica” del martellamento contemporaneo di economisti, giuristi, fascindustrialisti e giornalisti prezzolati, non avevamo modo di registrarli da diversi mesi.
Non è un buon segnale.
Comprenderanno, i lavoratori italiani, e da oggi anche i pensionati, che i loro problemi non dipendono dalle mutandine di Noemi… ma la vera questione nazionale è, piuttosto… dove stiano tentando di infilargli, quello che porta Montezemolo… nei suoi boxer di seta.