martedì 30 giugno 2009

Vecchie puttane di regime… e Casini nuovi

Nessun cittadino avrà dimenticato come, nel corso della propria brevissima e sciagurata esperienza di malgoverno, Romano Prodi ebbe a nominare Ministro della Giustizia l’on. Clemente Mastella, comunemente a buon diritto ritenuto emblema di certa voltagabbana politica nostrana; un serbatoio di voti deambulante, provento di vecchie e mai cessate pratiche clientelari, in prevalenza localizzate - duole dirlo, ma è la verità - nel nostro profondo sud.
Al novello europarlamentare Mastella, nel periodo in cui ricopriva la carica di Ministro, ebbi a spedire (ovviamente firmata con nome e cognome, e corredata di indirizzo e numero telefonico), una mail presso il recapito ufficiale in dotazione a tutti i deputati, nella quale (unitamente ad una serie di osservazioni critiche sulla politica demenziale posta in essere in ordine a certe tematiche concernenti il funzionamento del Tribunale di Napoli), profetizzavo l’ingloriosa caduta del governo Prodi, avvertendo il deputato che certamente, in caso di difficoltà (puntualmente sopravvenute) i suoi nuovi “compagni di merende” di questa singolare “sinistra” italiana, visti i suoi trascorsi e la… stima popolare della quale godeva, avrebbero assestato al Mastella un poderoso calcio nel culo, mandandolo a farsi benedire da uno di quei curati di campagna, suoi amici.
Il resto… è storia del nostro Belpaese.
Ora, mi capita di leggere (su un allegato al Corriere della sera… e dove sennò?) che l’on.le Mastella mette in guardia il Presidente Berlusconi da un presunto complotto ai danni del governo, ordito dal diabolico (il solito) Massimo D’Alema, con il quale ci si riproporrebbe di scalzare Berlusconi, sostituendolo con Pierferdinando Casini alla guida dell’Esecutivo.
Qualcosa di vero deve esserci: in un post precedente avevo già sottolineato frequentazioni inquietanti tra Montezemolo e Gaetano Caltagirone, il suocero di Casini, che paga al giovane virgulto i conti della politica... e non solo quelli (http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Gaetano_Caltagirone).
Proprio in occasione di un convegno organizzato dal Caltagirone, peraltro, recentemente il Montezemolo aveva rivolto al paese un appello sulle sue parole d’ordine (la mia traduzione… è nota) di “meritocrazia e concorrenza”.
Ma che si tratti di Casini, di Draghi, o di qualunque altro prezzolato professorucolo da strapazzo, e quale sia il contenuto di questo vergognoso ennesimo accordo tra poteri forti per rovesciare il risultato delle libere elezioni, a mio avviso poco conta: mi pare che anche questa volta siano stati stati fatti i conti… senza GLI osti.
Il primo, ovviamente, è Silvio Berlusconi, recentemente ulteriormente rinfrancato dal positivo giudizio delle urne per le consultazioni amministrative, ed abituato, come giustamente rileva Mastella nello stesso articolo, a “difendersi con i carri armati”.
Ma il secondo “oste” è addirittura più temibile del primo: è il popolo italiano.
Gli italiani (il concetto… non pare evidentemente sufficientemente chiaro) non hanno scelto di farsi governare da Berlusconi perché convinti da Emilio Fede, o in quanto vittime di una sorta di innamoramento figlio della pozione magica di una qualche megera di passaggio: gli italiani hanno scelto di farsi governare da Berlusconi perché non vogliono al potere, fortissimamente non vogliono, quella maledetta accozzaglia di fascimpresisti parassiti, accompagnati dal loro pietoso circo di giullari e questuanti, professori universitari ed ex sindacalisti, che non hanno lavorato un sol giorno in vita loro.
Bisogna fare grande attenzione: quando Prodi cercò con demenziale violenza di governare i fenomeni economici italiani contro il Paese e le sue categorie produttive, fu costretto a starsene rinchiuso nelle sedi istituzionali, perché ogni volta che metteva fuori il naso (lui, Padoa Schioppa, Visco e… tutti gli altri) rischiava seriamente di beccarsi non solamente vibrate manifestazioni di dissenso, ma di buscarle di santa ragione.
Un episodio pare più eloquente di qualunque discorso: il tentativo di linciaggio dell’economista Giavazzi ad opera dei tassisti romani; a dimostrazione palese che la gente comprende benissimo i fenomeni politici ed economici che agitano la nazione, le vere dinamiche sottese ad accadimenti apparentemente diversi e distanti.
Gli italiani… gli italiani sono così, sono brava gente, sopportano quasi tutto.
Quando però arriva il momento in cui si cerca di sovvertire la volontà del Popolo, quando compaiono i nuovi fascisti a tentare di privarli del loro diritto di scelta democratica, se gli girano i coglioni, sono anche capaci di appendere a testa in giù su un Piazzale chi li aveva sottovalutati, e di sputare sui loro cadaveri.

10 commenti:

  1. Quivis unus ex POPULO6/30/2009 10:52:00 AM

    Scusa, ma quali italiani? Il 35% che ha votato il cazzillo; gli altri 65% no. Fa un po' ridere questo concetto di popolo. Quanto a Emilio Fede, fosse solo lui! Il signore che ti affanni a esaltare braccio in alto è propietario di TRE RETI TELEVISIVE, SVARIATI GIORNALI E CONTROLLA DUE RETI PUBBLICHE E MEZZO. E stai attento ai complotti: sono storicamente il pretesto con cui i fascisti come Berlusconi organizzano i colpi di Stato. Meno male che c'è quel 65% che le prenderebbe a calci nel culo!
    ...Ah, e quando parli di Draghi, ricordati: tu ed io messi insieme, non valiamo un pelo del suo pisello. Un po' di senso del ridicolo non sarebbe male.

    RispondiElimina
  2. Victor Klemperer6/30/2009 10:54:00 AM

    "Le riforme si potrebbero fare molto piu' facilmente se non ci fossero invidia e odio politico': Ecco un argomento calcato pari pari da quelli hitleriani contro gli ebrei: l'ebreo che odia e invidia, quindi oggetto di odio giustificato da parte dei buoni tedeschi.

    RispondiElimina
  3. Quivis... credo che potrà giovarti l'elencazione delle proprietà di Murdoch... non penso di doverti spiegare il vantaggio che, oltre a lui, trarrebbero da una eventuale vanificazione del voto personaggi come Montezemolo (e la sua fiat padrona del Corriere, con gli altri più importanti gruppi industriali italiani), e gentaglia come De Benedetti, il proprietario di "Repubblica" e de "L'Espresso"....
    http://it.wikipedia.org/wiki/Rupert_Murdoch

    RispondiElimina
  4. Quel 65% di italiani che (secondo te) prenderebbe a calci il Presidente del Consiglio... lo organizzi tu, o intendi affidarti al PD?

    RispondiElimina
  5. Quivis unus ex POPULO6/30/2009 04:56:00 PM

    Per gentaglia, Berlusconi più di tutti gli altri messi insieme.
    Ma poi, dimmi, spadaccino del Popolo: quel 35% che sputerebbe sui cadaveri non abbiamo capito bene di chi, lo organizzi tu o intendi confidare nel partito Puttane in Libertà (PDL)?

    RispondiElimina
  6. Quivis unus ex POPULO6/30/2009 04:56:00 PM

    Come? Le ronde? Ah, ora capisco...

    RispondiElimina
  7. Guido Cappelli7/01/2009 12:55:00 AM

    Comunque, quello che oscilla tra il ridicolo, l'irritante e direttametne l'imbecillità, è questa semplificazione coglionazza fatta di "poteri forti", "buon cavaliere", "Italiani" (con maiuscola), l'Espresso, la Fiat e altre ossessioni nazistine (-ine, per fortuna, perché tu si che sei una minoranza della minoranza della minoranza). Nella sua violenza, nel suo tono da maltrattatore (voglio credere che non applichi gli stessi metodi ai tuoi figli, se no poverini loro!) è tutto molto asfittico, molto provinciale, molto sempliciottto. Diciamolo: molto stupido. E tutto condito di cadaveri, bambini morti di cui il "blogger" dichiara di fregarsene... insomma: un Mein Kampf naïf - che è tutto dire.
    Ho pensato di dovertelo dire prima di licenziamrmi disgustato, per non continuare ad essere testimone del degrado tuo e di questo blog.

    RispondiElimina
  8. Dopo le ultime consultazioni amministrative, la minoranza delle minoranze governava cinque milioni di persone: adesso, ne governa ventuno.
    Spiace che riflessioni in materia di economia ti irritino così tanto da non poter replicare, accecato da un odio demente ed indotto verso il nemico Berlusconi.
    Certo, mi dispiacerà da stupido sempliciotto non poter continuare a godere delle tue dotte lezioni universitarie: ma farò come la minoranza che ci governa, me ne fotterò dell'arrogante imbecillità degli sconfitti, e sopravviverò... continuando a domandarmi chi siano i proprietari dell'Espresso, del Corriere, di Repubblica, ed a cosa mirino, perchè alla buona fede di questi oscuri personaggi, ne sono certo, non credi neppure tu; e forse è per questo che sei così debolmente arrogante.

    RispondiElimina
  9. Ovviamente, di quei ventuno milioni oggi governati da amministrazioni locali di centrodestra... fa parte anche quel 65% che volentieri scannerebbe il piccolo italiano che si è fatto da sè, senza il sostegno delle potenti lobbies familiari della nostra imprenditoria parassita.

    RispondiElimina
  10. Mi chiami arrogante varie volte: se lo sembro mi dispiace. Ma non smetto di leggerti e risponderti perché sei berlusconiano o per l'Espresso e De Benedetti; lo faccio per i toni, per i modi: i cadaveri su cui sputare, "i carrarmati", le "maledette accozzaglie", la violenza verbale che ho imparato a conoscere sui libri di storia e che, credimi (e sai che lo dico con affetto), ti degradano.

    RispondiElimina

Chiunque può commentare quanto pubblicato, da me o da altri. Ho attivato questa impostazione nella convinzione che eventuali commenti offensivi, volgari o violenti, siano idonei a qualificare chi li scrive, piuttosto che coloro ai quali vengano rivolti.
Auspico che chiunque lasci la propria opinione, si firmi con nome e cognome.